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Autore: Alessandra Sarchi

Il confine che non c’è

15 Gennaio 2017

Tengo quest’immagine sul desktop del mio computer da molto tempo, almeno alcuni anni. Si tratta di una tavola in arenaria scolpita conservata ai Musei Vaticani a Roma. La provenienza dovrebbe essere assiro-babilonese e risalirebbe a più di tremila anni fa. Quando la vidi per la prima volta pensai che raffigurasse degli uomini che nuotano, poi…

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A occhi chiusi

20 Dicembre 2016

Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi. È il sottotitolo della mostra Orlando furioso 500 anni, curata da Guido Beltramini e Adolfo Tura che ha inaugurato il 24 settembre a Palazzo dei Diamanti di Ferrara e proseguirà fino all’8 gennaio 2017. Vorrei soffermarmi su questa soglia testuale perché non è ambizione da poco dire che…

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One more cup of coffee

9 Novembre 2016

Il 13 ottobre è stato assegnato a Bob Dylan il Nobel per la letteratura. Giusto, sbagliato, segno epocale di una perdita di rilevanza della letteratura, logica apertura al mondo pop, benedetta contaminazione di generi? S’è detto e scritto di tutto a riguardo. Credo che nei testi di Dylan ci sia anche della letteratura, e che…

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Vento e ombra

23 Ottobre 2016

“Questo nostro caduco e fragil bene, / ch’è vento et ombra, et à nome beltate” Lo diceva Francesco Petrarca in uno dei suoi più bei sonetti. La ragione per cui la bellezza ci commuove viene dall’essere consapevoli che è effimera, cangiante, mai un possesso, piuttosto un’apparizione di cui essere grati e meravigliati. Ne siamo circondati,…

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Perché si de’ punir donna o biasmare?

28 Settembre 2016

La castità o la morigeratezza sessuale sono da secoli attributi richiesti espressamente da molte culture, quasi tutte, al genere femminile. Ci sono volute le lotte delle donne in epoca vittoriana, delle femministe del Novecento e di quelle di oggi per dire a chiare lettere come si tratti dell’ennesimo risvolto oppressivo di un sistema patriarcale che…

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Letture incrociate e perline bugiarde

12 Settembre 2016

Una lettura impegnativa ha accompagnato la mia estate: Riconoscere è un dio. Scene e temi del riconoscimento nella letteratura, di Piero Boitani (Einaudi 2014). L’autore individua nel tema del riconoscimento un modello portante e una chiave per leggere moltissima della letteratura mondiale: da Omero a Proust, dalla Bibbia a Thomas Mann riconoscere significa soprattutto accedere…

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14 luglio 2016

23 Luglio 2016

Lo scorso 14 luglio mi trovavo nel chiostro degli Agostiniani della Biblioteca Comunale di Empoli per la cerimonia finale del premio Luigi Russo Pozzale. Nell’atmosfera raccolta di quell’ambiente fatto per proteggere dal mondo di fuori e creare uno spazio adatto alla riflessione e alla pace parlavamo di viaggi e diversità, di spostamenti fatti per scoprire…

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Solstizio d’estate

20 Giugno 2016

Pare che un evento del genere capiti solo ogni settanta anni. E ci siamo in questo venti giugno 2016 il solstizio d’estate dell’anno bisestile coincide con la luna piena. Pensavo in questi giorni a quanto largo sia il campo metaforico associato alla luna da Leopardi – immaginazione, illusioni, potere delle parole, sogno, delusione, estraneità, infanzia…

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Di ritorno da Madrid

29 Maggio 2016

Scrivo queste righe pensando alla mia amica Sara V. e in qualche modo vorrei dedicargliele. Sono osservazioni sparse di una viaggiatrice che sta piuttosto vicina a terra e quindi ha un punto di vista ribassato, siccome a Sara interessano le cose un po’ nascoste, meno appariscenti, nei giorni trascorsi in Spagna immaginavo cosa avrebbe fotografato…

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Il giardino

11 Maggio 2016

Da quando vivo in collina, ormai undici anni, mi sono talmente abituata alla vista del verde intorno che esserne priva mi parrebbe alquanto innaturale e faticoso. Che il verde riposi l’occhio o l’anima – una sineddoche che non richiede spiegazioni tanto è invalsa – è un fatto stranoto, che dietro questo fatto ci sia una…

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Villaggi e ‘viaggi’ industriali in Emilia Romagna

23 Aprile 2016

Da piccola, negli anni ’70, ho trascorso molti pomeriggi nel cortile di una fabbrica che produceva tappatrici per bottiglie e altri articoli da ferramenta. Mia madre lavorava lì come contabile e segretaria e se, dopo la scuola nessuno poteva badarmi, la seguivo in ufficio, due stanze con bagno al piano terra di una casa che…

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La chambre bleue

3 Aprile 2016

Suzanne Valadon (1865-1938) dipinse questa tela nel 1923. Di origini umilissime e con un passato tempestoso di modella e amante favorita dai più grandi maestri della Parigi fin de siècle, come Renoir, Puvis de Chavannes, Toulouse-Lautrec, Marie Clementine, detta Suzanne Valadon, ragazza madre a diciotto anni, aveva coltivato il desiderio di disegnare e dipingere fin…

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