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La vita dei libri

9 Febbraio 2018

Immagine di un libro aperto

Vasari nella vita di Leon Battista Alberti, che era architetto ma anche letterato, dice che “i libri agevolmente vanno per tutto; e per tutto s’acquistano fede; purché e’siano veritieri e senza menzogne”.

Vasari aveva presente un mondo molto diverso dal nostro, ma anche se i meccanismi per cui i libri diventano famosi o portano fama a chi li scrive non sono più così virtuosamente legati all’essere veritieri o senza menzogna, si può ancora dire che i libri siano lo strumento che in maniera talvolta misteriosa e imprevedibile avvicina le persone e i luoghi.

La notte ha la mia voce è uscito poco meno di un anno fa e continua a portarmi in luoghi dove non ero mai stata, e farmi incontrare persone che hanno una vita distante dalla mia, che sono di generazioni differenti e alle quali sono grata per aver speso una parte del loro tempo sulle mie pagine.

Nonostante da alcuni mesi stia lavorando fitto a un libro di saggi su alcuni autori che amo, La notte ha la mia voce continua a trascinarmi e chiedermi di incontrare le persone, ha una sua vita, come tutti i libri, s’infila nelle finali dei premi, – i prossimi sono il premio Bergamo e il premio Wondy – insomma mi chiede di essere ancora accompagnato. O forse è lui che accompagna me.

Gli sono grata per questo, e sono grata a tutti coloro che passano di qui, si fermano a leggere e magari avrebbero voglia di proseguire.

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In libreria dal 28 febbraio
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