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Violazione

«Un corpo d’uomo, in un’ora imprecisata della notte, si sveglia inondato di sudore e di spavento. Ha le gambe e le braccia indolenzite, la testa pesante, fatica a tenere aperti gli occhi, come se fossero coperti da un velo d’acqua. Non sa nulla del luogo in cui si trova, del nome delle cose, o del proprio nome. Ma sa di aver visto qualcosa di terribile. Il sonno da cui cerca di liberarsi è spesso e limaccioso come il brodo acquatico in cui, per effetto di un’azione inarrestabile e di conseguenti reazioni a catena, molecole di proteine formarono nel corso di ere geologiche le prime forme di vita. Con le palpebre pesanti e i movimenti intorpiditi l’uomo prova a togliersi un peso, che non è da nessuna parte sul suo corpo, o nello spazio vicino a lui, ma è piuttosto il peso dei milioni di anni impiegati da ciò che si agitava nel liquido primordiale per aggregarsi e dar vita a sistemi complessi, forme distinte, piante, animali, umani.» (Incipit)

Alessandra Sarchi, Violazione, Einaudi Stile Libero, Torino 2012
In copertina: illustrazione di © Marco Cazzato

«Se l’opera di un grande romanziere è sempre sorretta da una o due idee filosofiche, mi sembra che, oltre alle Operette di Leopardi, Senso e non senso di Merleau-Ponty sia quanto di più vicino si possa immaginare alla sonda sensoriale all’opera in Violazione. Il vero oggetto di rappresenta­zione è infatti lo “sfondo” disantropomorfizzante. La materia, organica e inorganica, con le “mole­cole di proteine” e il “liquido primordiale”, costituisce l’habitat precosciente in cui si risvegliano, prendono forma e operano i due antagonisti, Primo e Jon. Vanessa, la figlia di Primo, in quanto mu­ta, di questo sfondo primordiale è la più eloquente emanazione: una lesione prenatale l’ha fissata in una “felicità edenica” “prodigiosamente oscena”. Il suo opposto è la nonna contadina Be­renice, con i suoi stessi occhi viola ma dotati di un’ipercoscienza paranoica che condensa la bru­talità dell’orda.
L’occidente in questo romanzo è convocato al cospetto del pianeta. Il lettore di Violazione deve fare i conti con la materialità estranea del mondo: tanto con le proprie molecole e atomi quanto col paesaggio percepito, con la rappresentazione paesistica “seconda” delle televisioni, dai ritmi diste­si dei vecchi Intervalli a quelli più pervasivi de L’Isola dei famosi. E soprattutto con la propria cecità: con la falsa coscienza e con gli abbagli impotenti che ci fanno abdicare a ogni istante alla consa­pe­volezza critica.» (Emanuele Zinato)

Le recensioni a Violazione di Alessandra Sarchi sono in RASSEGNA STAMPA, mentre in EXTRA è disponibile altro materiale sul romanzo: tracce audio e sequenze video di interviste e interventi a festival letterari e seminari di scrittura, fotografie e altri documenti ancora. Sul sito web della casa editrice è presente inoltre una pagina dedicata al libro.

Il nuovo romanzo di Alessandra Sarchi
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