Per attraversare una soglia che non c’è, se non dentro di noi, se non nel tempo che è la cosa che più ci sfugge, che si fa?
Io cerco di mettere in fila un po’ di cose: quelle brutte, quelle belle, faccio il conto degli amici, dei luoghi cari, delle occasioni, dei libri, di ciò che ho perso di quello che è arrivato nuovo e inaspettato, poi mi dico: questa è stata la tua vita fin qui, in questo anno, appena trascorso. E sempre, ma proprio sempre, mi viene da pensare che è un bilancio incompleto, che molto si sottrae all’elenco e non è solo colpa delle falle della memoria.
Sulla soglia ci arrivo sempre con le idee un po’ confuse, cercando di mettere a fuoco come attraverso una lente il senso e la direzione di quello che mi sta accadendo. Ma forse anche questa è una costrizione/costruzione.
I punti in cui la vita si mostra ‘più lucida’ si allineano agli altri, in cui più o meno sordamente l’ho occupata. E perché, e come, decidere cosa ha senso e cosa non lo ha?
Ieri sera un tramonto remoto, come lo sono quelli invernali in cui il Sole è tanto lontano dalla Terra, ma rosa e acceso da mangiarsi tutto il cielo ha suggellato una giornata lenta e insignificante. Accettare il contrasto, la contraddizione, l’insignificanza senza farsene annichilire, questa mi pare una delle sfide per l’anno che viene. O se preferite, uno dei miei buoni propositi.
Buon 2015 a tutte e a tutti!
… auguriamoci per il nuovo anno tanti di questi tramonti capaci di risvegliare un senso e una ragione anche nelle giornate più opache… e occhi aperti e grati che li sappiano guardare.
Buon anno Alessandra!
Potrei evitare di scrivere le prime cose che mi vengono in mente leggendo i tuoi auguri, ma non lo faccio. Scrivere contraccambio, oppure auguri anche a te, o a voi. Penso che forse questo sarebbe insignificante, ma non per questo lo sarebbe la giornata o comunque non la renderebbe tale. MI viene in mente Sartre, “La Nausea”, letto al Liceo. “Ogni esistente nasce senza ragione, si protrae per debolezza e muore per combinazione.” Non ci ho mai creduto, non ci credo ora e continuerò a non crederci sino a quando incontrerò l’Altro nonostante io cerchi sempre più spesso (l’età avanza) di evitarlo. L’Altro resta ancora sinonimo di sorpresa. Ti auguro un felicissimo 2015, con tanti volti e tante sorprese. Ciao
Buon Anno a te e a tuo marito Alessandra cara, da tutte noi.